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Sarà prodotto dalla Film Commission & Video Scope srl, con il patrocinio del Comune di Avola, il prestigioso documentario che si prefigge di riscostruire con mirabile cura gli storici "Fatti di Avola" del 2 dicembre 1968. Il documentario è scritto e diretto da Giovanni Di Maria e Gioacchino Tiralongo, con fotografie a cura di Francesco Sole. L'importante progetto è partito da una riflessione di Gioacchino Tiralongo, classe 1981, laureato a Bologna in Sociologia e specializzato in Politiche del lavoro, che nel sito del fim http://www.fattidiavola.it/ afferma: " Ho avvertito l’esigenza di occuparmi dell’eccidio di Avola del 2 dicembre 1968 sette anni fa, dopo un esame universitario di Storia Contemporanea nel corso del quale l’ esaminatore, prof. Fulvio Cammarano, sfogliando il mio libretto universitario si accorse che ero siciliano e oltretutto di Avola. Mi chiese subito dell’eccidio e mi trovò alquanto impreparato: sapevo poco del mondo bracciantile - dove pure avevo parenti, padri e nonni di amici, conoscenze - e delle sue lotte. Poco sapevo anche di un momento che aveva segnato la storia recente dell’Italia, avendo rappresentato una delle “figure” rilevanti del ‘68 nel nostro paese. Nel 2006 l'episodio dell’esame di cinque anni prima, ancora mi risuonava in testa. Sentii così l’esigenza di informarmi a fondo su quella pagina di storia, locale e nazionale. Subito dopo cominciai a meditare sulla possibilità di realizzare un documentario sul 68 in Sicilia e sui “fatti di Avola”. Iniziai perciò a fare ricerche, intervistai e sentii degli anziani che erano stati i protagonisti dello sciopero che si sarebbe poi tramutato nel noto, tragico eccidio, divenendo una pagina fondamentale per capire la conflittualità alla fine degli anni ’60 e negli anni ’70, l'autunno caldo e la strategia della tensione. Quegli eventi insomma che hanno scandito la storia recente del nostro paese. Mi ritrovai presto a raccogliere racconti e reperti talvolta discordanti tra loro ma tutti affascinanti e meritevoli di intrecciarsi in un documentario. Il rinvenimento di un filmato inedito, realizzato da un cine-amatore il giorno dopo l'eccidio e l'incontro con Giovanni Di Maria, regista che sui fatti di Avola aveva, peraltro, scritto alcune cose, mi hanno dato la spinta decisiva. Si è pensato così a un lavoro a due mani, Giovanni e io, con la collaborazione per la fotografia di Francesco Sole e il contributo generoso di tanti intellettuali, anziani braccianti, docenti, giornalisti, storici, scrittori, sindacalisti, artisti, musicisti, giovani assistenti. Detto questo, a distanza di anni, sento di dovere qualcosa al Fulvio Cammarano, per avermi ricordato, grazie a un esame andato così così, una pagina di storia che conoscevo sommariamente e le mie radici che avevo trascurato". Il documentario, le cui riprese stanno per terminare, si presenta insomma come un documento di estrema importanza, che ogni avolese dovrebbe custodire nella propria videoteca, per non dimenticare una pagina di storia del nostro comune, a partire dalla quale sono state gettate le fondamenta della realtà contemporanea. Da rilevare la preziosa collaborazione del Capo lega dei braccianti Paolo Di Mauro, di Luigi Caldarella, Salvatore Candido, Paolo Caldarella, Nino Catinello, che hanno fornito le loro lucide testimonianze. Per ultimi, ma non per importanza, infine, i ricordi del prof. Salvatore Inturri e del dott. Franco Monello, studenti politicamente impegnati ai tempi del “fatti”, oltre alla prestigiosa partecipazione del prof. Sebastiano Burgaretta, scrittore e studioso di Avola, e del prof Saro Mangiameli, storico dell’Università di Catania.